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La politica coloniale dell'Italia fascista e l'aggressione all'Etiopia (1922-36)

of: Julia C. M. Willke

GRIN Verlag , 2005

ISBN: 9783638364478 , 15 Pages

Format: PDF, ePUB

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Price: 13,99 EUR



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La politica coloniale dell'Italia fascista e l'aggressione all'Etiopia (1922-36)


 

Seminar paper from the year 2004 in the subject History Europe - Other Countries - Ages of World Wars, grade: 2+, University of Bologna, language: Italian, abstract: Mentre le altre potenze coloniali miravano allo sfruttamento dei propri possedimenti coloniali, l'Italia fascista fece una politica revisionistica (e anacronistica), provando a modificare l'assetto coloniale stabilito a Versailles e lanciando una retorica imperialista.1 Il programma di politica estera con cui il fascismo era salito al governo non rompeva del tutto con il passato dell'Italia liberale. Tuttavia già nell' ottobre del 1922 Mussolini sosteneva che il Mediterraneo sarebbe dovuto diventare un 'lago italiano'. Sino al 1925 la politica estera era stata di sostanziale continuità, però il tono e l'ordine delle priorità stavano cambiando. Mussolini stava inaugurando una politica volta all'aumento della potenza e del prestigio nazionale e in questo quadro la politica africana assumeva una nuova importanza. L'Italia del fascismo avrebbe voluto essere considerata una grande potenza al pari della Francia e dell'Inghilterra. Le colonie servivano di solito - con il loro ampliamento territoriale - al miglioramento della posizione diplomatica, economica e strategica della madrepatria, quindi per poter diventare una grande potenza bisognava furnirsi da qualche colonia.2 Dapprima il governo fascista proseguì le trattative diplomatiche gia avviate dagli ultimi governi liberali. Con la Gran Bretagna si conclusero trattative che datavano dal 1915 e dal 1919, e nel luglio del 1924 l'Italia otteneva la fertile regione dell'Oltregiuba che arrichiedava le desertiche aree della Somalia meridionale. Nel dicembre dell'anno successivo l'Italia ottenenne una rettifica dei confini della Cireneica che agguingeva al territorio italiano l'oasi Giarabub. Il vantaggio dal punto di vista territoriale era minimo, ma il ruolo simbolico di quelle 'vittorie diplomatiche' non deve essere dimenticato, anche perché Mussolini le poteva presentare come successi propri. Un altro accordo avrebbe rivelato più chiaramente al mondo le mire imperialistiche d'Italia: l'accordo con la Grande Bretagna sull'Etiopia del dicembre 1925. [...] 1 N. Labanca: Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana, Mulino Bologna 2002, p. 137 2 Ibidem, p. 143/144