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Il Manuale - Controllo Psicologico - Blog Seduzione

Il Manuale - Controllo Psicologico - Blog Seduzione

of: Riccardo Garelli

BookBaby, 2010

ISBN: 9781620956144 , 163 Pages

Format: ePUB

Copy protection: DRM

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Price: 31,09 EUR



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Il Manuale - Controllo Psicologico - Blog Seduzione


 

7.0 Linguaggio del corpo e protezione del territorio




 

L’uomo è un animale che da una notevole importanza al concetto di territorio.

 

Così come siamo abituati a considerare come un indicatore dello status sociale elevato gli oggetti grandi ed ingombranti, gli appartamenti immensi, le automobili di grandi dimensioni, allo stesso modo, un indicatore del nostro status, della nostra mascolinità e quindi del nostro appeal è comunicato dallo spazio che “occupiamo”.

 

Il tuo obiettivo dev’esser quello di occupare il maggior spazio possibile, sia da seduto che da in piedi.

 

Da qui la necessità di sfruttare questa struttura mentale a nostro favore per amplificare l’intensità del nostro appeal.

 

Per dare questa impressione di grandezza abbiamo bisogno di utilizzare braccia, gambe e l’orientamento della testa.

 

Ad esempio, come puoi vedere da questa immagine, l’uomo sulla destra semplicemente per il modo in cui è seduto da un’idea di maggior sicurezza e potere rispetto all’altro.

 

Molti dei “modi giusti” per sedersi, sono convenzionalmente considerati “poco educati” e poco composti, quindi una tecnica utile per capire se la tua postura sia corretta o meno è quella di rispondere NO alle seguenti domande:

 

1.“sono seduto in modo composto?”

2.“potrei occupare più spazio?”

3.“potrei essere più comodo?”

 

 

L’implicazione psicologica più forte dal tuo punto di vista, piuttosto che per ciò che percepiscono gli altri, è sicuramente correlata alla comodità della tua posizione.

 

Più sei comodo più sei in grado di apparire sicuro e rilassato; più questo stato di benessere va ad influire positivamente sulla percezione che hanno gli altri nei tuoi confronti. Un’altra conseguenza positiva è che concentrandoti sulla ricerca della posizione più comoda possibile, riesci a liberare la tua mente da preoccupazioni inutili ed annullare eventuali timori legati alla timidezza o all’insicurezza.

 

Per quanto invece riguarda gli spazi occupati mentre sei in piedi, ci sono tutta una serie di accorgimenti che puoi seguire per comunicare status, appeal e potere.

 

Per capire ad esempio la postura corretta da assumere mentre cammini ad esempio, immagina a come cammineresti se fossi appeso dall’alto, attraverso un gancio fissato al centro del tuo petto.

 

Ti troveresti ad avere le spalle ben posizionate, le braccia larghe che fluttuano per effetto della gravità, ed il mento rivolto verso l’alto.

 

L’unico modo per imparare ad assumere questa postura è quello di fare un po’ di esercizio in luoghi pubblici molto frequentati, un’ora al giorno, per almeno una settimana.

 

Le prime volte molti si sentono ridicoli, ma è un’impressione dovuta alla differenza tra l’immagine esterna che abbiamo di noi stessi e quella che effettivamente vedono gli altri.

 

Per certi versi è un segnale positivo, dal momento che l’imbarazzo è dovuto alla differenza tra l’immagine che hai di te stesso e quella che stai comunicando. Non essendoci abituato, non comunicando spesso uno status molto elevato, questo tuo nuovo modo di essere ti farà sentire “strano” o “troppo diverso”, i primi tempi, ma è una semplice conseguenza di questa tua evoluzione, di un cambiamento di cui percepisci già il maggiore potenziale di energia che è in grado di comunicare.

 

NESSUNO SI ACCORGERA’ CHE STIA CAMMINANDO IN MODO STRANO. Anche perchè non sono tanti che riescono ad eseguire l’esercizio alla perfezione, pochi riescono ad esagerare a sufficienza questa postura, mentre sono in mezzo ad altre persone.

 

Il risultato sarà che, mentre tu penserai di essere “esageratamente” indietro, gli altri avranno l’idea che stia assumendo una posizione assolutamente normale. L’unica cosa che cambierà sarà la loro percezione di te, del tuo carisma, che sarà sicuramente migliore e più forte rispetto a prima.

 

Giusto per farti capire meglio il potenziale la comunicazione non verbale ed in particolare della semplice posizione del mento, ti invito a fare un giochino.

 

Raggiungi la strada più affollata che conosci. Percorrila camminando nel modo in cui sei “solito” passeggiare.

A questo punto conta quante persone ti verranno contro e sbatteranno su di te (come se non ci fossi neppure).

 

Dopo di che ripeti l’esperimento, camminando come se fossi appeso per il petto ed in particolare tieni il mento come se dovessi impedire ai tuoi occhi di vedere i vestiti della gente, ma limitandosi a guardare le teste.

 

La cosa incredibile è che nella maggioranza dei casi, da un minuto all’altro il numero di persone che ti verranno addosso si dimezzerà.

 

Il motivo di questa “stranezza” è semplice, istintivamente le persone leggono il nostro linguaggio del corpo come “importante” e per una loro forma d’insicurezza cercano di evitare il contatto con persone “superiori” a loro, in termini di comunicazione e status percepito.

 

Semplicemente per la posizione delle varie parti del nostro corpo, siamo in grado di comunicare status a chi circonda, senza dover dire o fare nulla di particolare.

 

 

7.1 La rimozione delle barriere.

 

Esistono diversi aspetti che spesso influiscono sul nostro livello di relazionabilità. Alcuni tendono ad invogliare le persone ad entrare nel nostro “territorio” per creare un legame di fiducia e sintonia. Certi aspetti disincentivano le persone ad avvicinarsi a noi.

 

Altri ancora “spaventano” e mettono ansia in chi entra in contatto con noi.

 

Queste barriere psicologiche dipendono da alcune nostre strutture mentali che dobbiamo imparare a cancellare se vogliamo migliorare il nostro livello di relazionabilità.

 

Ad esempio, mi capita di vedere moltissimi uomini girare per i locali o durante dei party aziendali, con il bicchiere davanti al proprio petto. Quasi come se il bicchiere fosse uno scudo e loro dei soldati spaventati dal resto del mondo.

 

Il problema è che tra il braccio che di per sè viene letto dal subconscio di chi li circonda come una barriera nei loro confronti, il bicchiere diventa un rafforzativo di quest’area invalicabile.

 

Un consiglio che tendo a dare ad esempio è quello di tenere il bicchiere non più davanti a sè, ma di lato.

 

L’idea è quella di tenerlo con la mano dall’alto vicino all’anca, alla tua destra (o a sinistra se sei mancino). Come se lo stessi gettando via.

 

In questo modo non solo spazio davanti a te, resta “accessibile”, ma da un punto di vista del linguaggio del corpo, comunichi molto più status e maggior controllo.

 

Immagine bicchiere

Rimuovere le barriere nei confronti degli altri e renderli parte del “nostro territorio”.

 

Questo dev’essere il nostro obiettivo.

 

Le barriere psicologiche generalmente dipendono, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, da tutta quella serie di atteggiamenti caratteriali tipici delle persone molto affettuose o eccessivamente disponibili.

 

Ad esempio, il voler proteggere una persona, la gelosia, il desiderio morboso della vicinanza, l’eccessiva apprensione per determinati aspetti della vita di qualcuno che ci è caro; sono tutti elementi che anzichè avvicinare, allontanano le persone e in alcuni casi le spaventano.

 

Un caso, in particolare, che avevo evidenziato con un cliente, mi aveva fatto riflettere parecchio su questa logica delle barriere.

 

Nello specifico, questa persona era solita pensare che per avere un appuntamento soddisfacente con la donna, fosse necessario farla ridere il più possibile e divertirsi svolgendo il maggior numero di attività possibili.

 

Alzi la mano chi almeno una volta non abbia pensato che l’intrattenimento durante un appuntamento fosse importante per deciderne l’esito favorevole o meno.

 

Bene, sappiamo che uomini e donne abbiano concetti diversi di “divertimento”, ciò che non sappiamo o che fino ad oggi abbiamo sottovalutato sono stati i criteri che rendono una donna soddisfatta di un appuntamento.

 

Voglio dire, in base a quali elementi una donna stabilisce se l’appuntamento si sia rivelato un successo o una delusione?

 

Per rispondere a questa domanda possiamo incominciare a dire che l’aspettativa media della donna da un appuntamento è inferiore a quanto ci potremmo immaginare.

 

Il concetto...